Sono un’interior designer , formata presso l’università italiana più conosciuta al mondo: lo IED di Milano.

Sono specializzata in interni domestici e pratico questa professione dal 2009.


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Silvia Orlandi

 

Biocamino: il caminetto da appartamento che ha rivoluzionato il riscaldamento nel design di interni

L’avvento del bioetanolo come combustibile ha rivoluzionato tutto: se infatti fino a qualche tempo fa il sogno di un camino era riservato solo ad alcuni, per via dei requisiti strutturali di cui abbiamo parlato nel precedente post “Riscoprire il fascino del camino: come scegliere il tipo adatto alla tua casa” (canne fumarie, sistemi di smaltimento dei fumi di combustione, manutenzione), oggi invece coi biocamini è diventato un sogno alla portata di tutti.

Il bioetanolo è un combustibile che non produce fumo, né cattivi odori o altro genere di scorie di combustione, per questo è perfettamente indicato per appartamenti, specie in situazioni con spazi ristretti e senza la possibilità di disporre di una canna fumaria.

progetto Studio Silvia Orlandi

Caminetto a bioetanolo: vantaggi e funzionamento

I vantaggi quindi della scelta di un camino a bioetanolo sono molteplici: non serve manutenzione né canna fumaria, come si diceva, bensì un collegamento alla rete elettrica; per loro conformazione, non prevedono lavori o permessi di installazione ed è addirittura trasportabile in caso di trasloco.

Non necessitano di essere puliti, ma solo ricaricati quando il combustibile si esaurisce.

Box metallico nero – British Fires

Box metallico nero – British Fires

Il camino a bioetanolo design va ovunque: da terra, da parete, da tavolo

E che dire dell’estetica? Spopolano ormai in rete innumerevoli immagini di camini a bioetanolo di design, giacché la loro grande versatilità permette di sbizzarrirsi in questo senso.

Infatti si trovano camini a bioetanolo da parete, da terra, da appoggio: ebbene sì, persino biocamini da tavolo, per soddisfare davvero tutti i gusti e tutte le esigenze di spazio.

Elemento abbastanza intuitivo è lo stile: un simile biocamino di design si adatta molto meglio ad uno spazio in stile moderno, specie se contemporaneo, piuttosto che ad uno rustico o classico ma, mai dire mai, se contestualizzato, può valorizzare anche un ambiente più vintage|retrò . Importanza va data anche alla scelta dei colori: essendocene in commercio una gran varietà, di sicuro si potrà optare per quello che più si avvicina o adatta alla palette dominante in casa, andando a sottolineare eventuali giochi di contrasto già presento nell’ambiente (ad esempio il bianco, specie con toni neutri; o il nero, in palette moderne). Leader in questo settore è British Fires  , azienda specializzata nella produzione di una gamma variegata di biocamini e cambi elettrici.

British Fires

British Fires

British Fires

British Fires

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Quanto costa un camino a bioetanolo e capacità riscaldante

Anche riguardo al costo, i camini a bioetanolo sono una scelta molto accattivante: si parte da prezzi base sui 100€ per poi salire a seconda del modello e della casa produttrice.

Rappresenta, in conclusione, l’opportunità davvero più vantaggiosa in ambienti ristretti, appartamenti o situazioni “di passaggio” (per chi abita in affitto, ad esempio).

Anche il costo del bioetanolo resta contenuto: parliamo di pochi euro al litro, specie in stock di dieci o più litri.

Ma un caminetto a bioetanolo oltre ad essere bello da vedere sa anche riscaldare? Sì, il biocamino riscalda con una resa termica di circa 3,5 – 4 kw/h arrivando a riscaldare in modo omogeneo ambienti fino a 50 metri quadri, in dipendenza anche dalle sue dimensioni.

D’altro canto non si può pensare che possa rivestire il ruolo di unica fonte di calore della casa, e di certo la resa termica resta inferiore a un caminetto a fuoco chiuso oppure ad un termocamino a policombustibile.

 

Bene, spero di avervi chiarito anche questa volta eventuali dubbi su questo favoloso tipo di camino davvero versatile e che regala soddisfazioni a chi sogna lo scoppiettare di un focolare in casa. Come sempre, se l’articolo ti è piaciuto oppure hai domande, dammi un tuo feedback sui miei canali social: la mia pagina Facebook Studio Design Silvia Orlandi e il mio profilo Instagram @studiosilviaorlandi.

Ci vediamo la settimana prossima con un excursus sulla storia dei caminetti e loro evoluzione negli anni.

 

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